Semplificando al massimo, è possibile spiegare l’entità di una carie come di un’insieme di batteri “mangia denti”. Siamo abituati a pensare che le carie vengano soltanto a persone poco attente alla propria salute orale, o molto golose di cibi zuccherini. Non è esattamente così. Sebbene una mancata igiene orale o una grossa assunzione di cibi molto dolci possano causare l’insorgenza di carie dentali, molto spesso la loro venuta è del tutto spontanea, dettata da una condizione, a volte, anche del tutto meccanica.
Come lavi i tuoi denti? Quanto tempo passi a lavarti i denti? Usi regolarmente un buon collutorio adatto alla tua bocca? Usi quotidianamente il filo interdentale? Vai almeno una volta l’anno dal dentista a fare un’approfondita pulizia dei denti? Sono tutte domande alle quali, rispondendo negativamente, si potrebbe trovare la causa dell’insorgenza di nuove e dolorose carie dentali.
Quali sono i sintomi iniziali di una carie dentale? E come fermarli?
Partiamo dal principio: durante la fase iniziale, una carie dentale non causa particolari sintomi. Questo suggerisce quindi che in caso di fastidiosi o addirittura dolorosi mal di denti, la carie molto probabilmente avrà raggiunto o si troverà nelle vicinanze della polpa dentale (la parte nervosa), e richiederà perciò un intervento tempestivo del proprio dentista.
I sintomi che potrebbero allertarvi sulla presenza di carie dentali più o meno gravi sono i classici mal di denti, i quali potrebbero interessare l’intera bocca o solo una porzione specifica, pulsazioni, sensibilità a cibi freddi o caldi e difficoltà nella masticazione.
Ahimè, i danni di una carie dentale non curata non possono essere rallentati in alcun modo. Se sai di averne una o lo sospetti, recati al più presto dal tuo dentista.
In quanto tempo peggiora una carie e quali sono le possibili cure per eliminarla?
Una carie dentale non si sviluppa in un modo univoco per tutti, e per qualcuno il processo d’infezione potrebbe svolgersi in maniera più rapida di altri. Per questo almeno una volta l’anno dovremmo recarci dal dentista per effettuare un rapido controllo e scongiurarne la presenza.
In caso dovessero essere comparse delle carie dentali all’interno della nostra bocca, le cure possono essere di tre tipi, in base alla gravità della nostra situazione:
- Otturazione semplice o complessa: si tratta di una vera e propria ricostruzione del dente con materiale bio-compatibile, che effettuerà il tuo dentista dopo aver eliminato tutta la parte malata del dente. Qualora la carie dovesse essere di piccole dimensioni basterà una singola seduta per risolvere il problema una volta per tutte.
- Devitalizzazione: una cura ben più drastica della semplice otturazione, la quale prevede l’asportazione di tutte le terminazioni nervose del dente interessato. Essa viene effettuata quando la carie è ormai giunta alla polpa dentale, la parte centrale del dente. L’operazione viene effettuata in anestesia locale ed è completamente indolore, e la si effettua soprattutto per salvare il nostro dente da traumi successivi come l’asportazione totale chirurgica.
- Estrazione: la carie si è ormai impossessata del dente ed è impossibile salvarlo. Tramite un’anestesia che vi garantirà la completa assenza del dolore, il chirurgo odontoiatrico procederà all’estrazione del dente malato, impiegandoci al massimo cinque minuti. In seguito all’estrazione potrebbe essere necessario (oppure no) suturare la ferita con un paio di punti.
Le carie possono essere “invisibili”?
Ebbene sì. Le carie dentali non sono semplicemente quelle macchioline nere che possiamo constatare davanti allo specchio. A volte per identificare una carie può dover essere necessaria una lastra, trovandosi appunto nella parte sotto gengivale, o potrebbe essere indispensabile il controllo dal dentista, trovandosi nella parte interna del nostro sorriso. Sempre in base alla gravità della carie trovata, si potranno seguire le cure odontoiatriche elencate nel paragrafo precedente.